Risposta al comunicato della Usb di Vicenza..

19.05.2017 12:24

Risposta al Comunicato Usb del 16.05.2017

Roma, 19 maggio 2017


Perché si è scelto di sostenere le proposte che abbiamo condiviso nel comunicato “Contratto ci siamo…”  Facciamo chiarezza…


Partiamo dal Decreto Brunetta… una Legge che se non viene modificata… deve essere rispettata… 


In base al combinato disposto dell’art. 24 del d.lgs. n. 150/2009 e dell’art. 52 del TU n. 165/2001 come modificato dal d.lgs. n. 150/2009, è possibile individuare, in via preliminare, i seguenti vincoli imposti dal legislatore in materia di progressioni di carriera:


1)  l’obbligatorietà del concorso pubblico;                                                                                                                                                                                                                   2)  la possibilità della riserva per gli interni non superiore al 50% dei posti messi a concorso;

3)  il possesso anche da parte del personale interno del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno.


È quindi evidente che, in base a tale intervento legislativo, le progressioni verticali dovranno svolgersi secondo le regole del concorso pubblico ed il dipendente potrà parteciparvi solo se in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno.


Tale evenienza suggerisce di porre l’attenzione sull’effetto di radicale superamento delle regole sino ad oggi applicate in materia di progressioni interne, in quanto le nuove norme di legge non consentono di continuare ad applicare la regola contrattuale che fino ad oggi ha consentito di sostituire il possesso del titolo di studio richiesto dall’esterno, con il possesso del titolo di studio, immediatamente inferiore, accompagnato da un’anzianità quinquennale o triennale.


In altri termini, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni che hanno emendato non basta dire “vogliamo l’Area unica”!! Un sindacato serio deve dare delle soluzioni o proposte normative adeguate, per far sì che le cose cambino veramente.


Ad oggi, non ci risultano modifiche che andranno a rivedere l’art. 62 del d.lgs. n. 150/2009 che ha modificato l’art. 52 del TU del pubblico impiego n. 165/2001, come sotto riportato, pertanto vogliamo ricordare alla delegata USB della Sede di Vicenza e al Coordinamento Nazionale USB, che ne condivide il contenuto, che il Movimento Nazionale dei Lavoratori delle Aree A e B Inps non accetta che si divulghino percorsi o proposte fuorvianti che vanno a mancare di rispetto ai Lavoratori.


Ricordiamo che il Movimento è sostenuto da migliaia di Lavoratori, ci sono colleghi non iscritti e colleghi iscritti in tutte le OO.SS. e quando diciamo tutte intendiamo anche quelli della USB!

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Disposizioni introdotte con la riforma in materia di progressioni verticali:                                                                                                                       

•  l’art. 24 del d.lgs. n. 150/2009 ha previsto che «le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 1° gennaio 2010, coprono i posti disponibili nella dotazione organica attraverso concorsi pubblici» destinando, per la progressione di carriera, una «riserva non superiore al cinquanta per cento dei posti a favore del personale interno, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assunzioni» ossia l. n. 449/1997, d.lgs. n. 165/2001 e altre norme in materia di assunzioni contenute nelle Leggi Finanziarie ed in altre leggi speciali;                                                                                     

•  l’art. 62 del d.lgs. n. 150/2009 ha modificato l’art. 52 del TU del pubblico impiego n. 165/2001 il cui testo novellato prevede che «Le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso»;         

•  l’art. 31 del d.lgs. n. 150/2009, dopo aver sancito al comma 1 il principio secondo cui «gli enti locali adeguano i propri ordinamenti ai principi contenuti […] [nell’articolo] 24, commi 1 e 2», al comma 4 dispone che «Nelle more dell’adeguamento di cui al comma 1, da attuarsi entro il 31 dicembre 2010, negli ordinamenti delle regioni e degli enti locali si applicano le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto».

 

La domanda che ci poniamo è la seguente:

può essere che una Sigla Sindacale continui a proporre “l’Area unica” anche in presenza di una Legge così evidente?


Siamo obiettivi!!! E’ giusto ricordare che prima della Legge Brunetta il Movimento A e B ha più volte sostenuto l’Area unica scendendo in Piazza con la USB perché ciò era possibile, ora che ci sono dei vincoli di Legge da rispettare abbiamo il dovere di trovare soluzioni alternative per portare a casa risultati immediati.


Il Movimento ha provato a contattare gruppi politici per condividere con loro la possibilità di far modificare il Decreto… ma al momento non c’è volontà!


Il Movimento si è attivato per chiedere alle OO.SS., visto l’imminente rinnovo del CCNL che si dovrà sottoscrivere da qui a poco, quale potessero essere le proposte per i Lavoratori inquadrati nelle Aree A e B, consapevoli che i vincoli della Legge Brunetta andavano inevitabilmente ad impattare sul contratto.


La piattaforma esposta al Movimento da alcune OO.SS. è risultata alternativa e molto convincente, perché andava a superare i vincoli dei titoli di studio e permetteva di avere risultati immediati come aumento di retribuzione.


Il Movimento ha condiviso la proposta soprattutto con i colleghi inquadrati da anni in B3 non laureati, colleghi consapevoli che, con le norme attuali, dovranno andare in pensione con la stessa retribuzione. Con l’aumento dei livelli B4-B5-B6… si ha la possibilità di aumentare la retribuzione ed equipararla ai primi livelli della fascia C e, non meno importante, i livelli verranno messi al bando con la contrattazione interna (CCNI).

Qual è l’alternativa?


Rinnovare il CCNL lasciando tutto com’è? con le 3 Aree e i stessi livelli per poi bloccare i Lavoratori che non hanno i titoli di studio in A3 e B3 fino alla pensione? Sperando che un giorno arrivi un gruppo Politico, salvatore dei Dipendenti Pubblici, che cambierà le cose?                                          

Ci dispiace ma Noi non ci stiamo…


Il Movimento Nazionale dei Lavoratori delle Aree A e B Inps si impegna fin da ora a sostenere l’Area Unica qualora la Legge verrà modificata perché sia chiaro non siamo assolutamente contrari!!!


Noi vogliamo il bene dei dipendenti, nostri colleghi.


CHIEDIAMO PROPOSTE SERIE, NON CHIACCHIERE


VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT


Movimento Nazionale dei Lavoratori delle Aree A e B Inps